Recenti Ricerche delle Neuroscienze e della Psicologia Cognitiva

  "NON SARA' UNA DEMENZA?"

riconoscere e identificare i disturbi cognitivi e comportamentali negli ultra50enni

Per una migliore utilizzazione di Mens Sana

In questa sezione vengono presentati articoli scientifici che possiamo raggruppare in due categorie: articoli concernenti esperimenti “storici” (Pavlov, Libet, Milgram, Zimbardo ecc.) o comunque ricerche più volte confermate e tali da costituire solidi punti di riferimento nelle neuroscienze e/o nella psicologia scientifica, e ricerche di grande interesse in aree ancora aperte ed in evoluzione: abbiamo raggruppato i primi sotto il titolo “Le Grandi Ricerche”, ed i secondi sotto il Titolo “Recenti Ricerche delle Neuroscienze e della Psicologia Cognitiva”. In entrambi i gruppi, ma in particolare nel secondo, il futuro potrà riservarci importanti e forse anche rivoluzionarie novità: le nostre riflessioni e proposte e gli stessi articoli di Autori prestigiosi che riportiamo, hanno solo il fine di informare su quanto oggi si conosce e di destare curiosità e desiderio di tenersi aggiornati… “πάντα ῥεῖ ὡς ποταμός- panta rhei os potamòs tutto scorre come un fiume

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Philip M. MerikleDomanda: Esistono tecniche di persuasione che utilizzano stimoli subliminali ovvero stimoli di cui gli individui non sono consapevoli?

Risposta: Esistono stimoli ed influssi di cui non abbiamo consapevolezza che possono giocare un ruolo importante nella persuasione (Vedasi anche la Risposta alla domanda n.29), ma la possibilità di utilizzare stimoli al di sotto della soglia della percezione cosciente è una vera e propria menzogna, inventata da un esperto di marketing di nome Vicary ed accreditata e diffusa in tutto il mondo da un giornalista di nome Packard (suo il famoso libro “I persuasori occulti”).

Fabrizio Benedetti e Erik ScherderDomanda: Proviamo tutti ed allo stesso modo la sensazione di dolore ?
In particolare nelle demenze avanzate viene avvertito dolore ?

Risposta: Vi sono importanti differenze nella percezione del dolore tra soggetto e soggetto, in quanto il dolore è una sensazione complessa con componenti somatiche, viscerali, neurovegetative, emozionali e cognitive.

Jacquelynne Eccles e Jianbo HuangDomanda: Chi sono io? Chi siamo noi? (la madre di tutte le domande)

Risposta Breve: Nessuno lo sa davvero

Risposta Meditata: E’ un problema aperto con molte possibili soluzioni, nessuna delle quali soddisfacenti … Forse la domanda è mal posta e, come affermava due millenni e mezzo fa il grande Socrate con il fondamentale “ ΓΝΩΘΙ ΣΕΑΥΤΟΝ “ “ NOSCE TE IPSUM”, “Conosci Te Stesso” la soluzione Non è Chi siamo ma Come siamo. Ecco due originali contributi su questo avvincente quesito…

Louise Hawkley e Julianne Holt-LunstadRisposta: Si, può danneggiare entrambi. I danni sulla mente si conoscono da secoli, quelli sul corpo sono stati dimostrati più recentemente. La solitudine non coincide necessariamente con il vivere soli, ma piuttosto con l’essere isolati socialmente ed affettivamente.

Guang Yang e Maria WimberRisposta: La rielaborazione inconsapevole ha una importanza preponderante nei ricordi. Da alcuni anni si è scoperto che la registrazione dei ricordi non è un processo passivo, ma attivo e selettivo, la cui base neurofisiologica è la ramificazione dendritica di alcuni specifici neuroni stimolata da alcuni particolari del “ricordo”: la registrazione/memorizzazione è favorita dal sonno ed influenzata dalle emozioni. Abstract: Sleep promotes branch-specific formation of dendritic spines after learning.

Loren J. MartinRisposta: Sembra che i responsabili siano gli ormoni steroidei prodotti in situazioni di stress (ed anche di fronte a persone sconosciute). Infatti bloccando la produzione di steroidi per via farmacologica o diminuendone la produzione mediante la partecipazione ad una attività sociale piacevole ( gioco) la partecipazione empatica aumenta in maniera significativa come dimostra questa originale ricerca.

Paul EkmanRisposta: E’ sostanzialmente vero, anche se non vi sono certezze assolute in merito. La ricerca tuttavia è molto avanzata negli ultimi anni ed ha approntato software sempre più sofisticati per comprendere le emozioni studiando i volti.

Lorenzo MagrassiRisposta: Si ogni persona ha un proprio personale linguaggio interiore. Due scienziati italiani sono addirittura riusciti a registrare la “voce”, ovvero la attivazione di specifiche aree acustiche, mentre alcuni pazienti pensavano.

AIDomanda: Negli ultimi anni la Intelligenza Artificiale, ovvero la capacità di un computer di svolgere funzioni e ragionamenti tipici della mente umana, ha avuto un enorme sviluppo: vi è la possibilità che essa si liberi dal controllo dell’uomo e proceda secondo propri obiettivi in maniera incontrollata?

disonestaRisposta: vi sono molti dati che indicano che la disonestà è una caratteristica che si acquisisce specie in alcuni contesti culturali che la favoriscono. Recentemente ha destato notevole scalpore una ricerca su alcuni dipendenti o funzionari di una grande banca internazionale effettuata da un gruppo di psicologi della Università di Zurigo.

neuronsRisposta: La risposta, non è univoca né del tutto certa; il quesito ha coinvolto e coinvolge in appassionati dibattiti centinaia di studiosi. I primi dati che sembravano richiamare una correlazione tra religiosità e sistema nervoso furono ipotizzati in vari pazienti affetti da epilessia temporale, che descrivevano esperienze religiose e mistiche molto intense e coinvolgenti.

festinger-harmonRisposta: Avviene un fenomeno definito “ Dissonanza Cognitiva”: una minoranza di persone con fatica e disagio riflette e talora modifica le proprie credenze.

inconscio-cognitivoRisposta: No Esistono diverse teorie di inconscio o, forse è meglio dire, diversi approcci all'inconscio. L'approccio più noto è quello psicodinamico, all'interno del quale possiamo distinguere almeno tre modelli di inconscio: quello classico o freudiano quello junghiano e quello lacaniano. Negli ultimi decenni tuttavia molto interesse hanno destato gli studi sull' inconscio cognitivo: ovvero tutti i fattori non consapevoli che, è stato dimostrato, influenzano le nostre decisioni. (Vedi domanda successiva)

Domanda: Quando e quanto i fattori inconsci influiscono nelle nostre decisioni razionali?

Niedenthal e LedouxRisposta: E’ un processo neuro-psico-somatico che viviamo in seguito ad uno stimolo esterno che ci abbia colpiti. Nella Emozione distinguiamo un sentimento (gioia, rabbia, paura ecc.), una cognizione (ovvero la valutazione intellettiva dell’evento), una risposta somatica (mimica, motricità, palpitazioni ecc.) ed una risposta motivazionale (ovvero quella forza che ci spinge ad effettuare la azione più appropriata)

a cura di Riccardo De Gobbi

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