L'isola

  "NON SARA' UNA DEMENZA?"

riconoscere e identificare i disturbi cognitivi e comportamentali negli ultra50enni

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1. La testa innanzitutto. La salute inizia dal cervello. È uno degli organi più vitali del corpo e ha bisogno di cure e attenzione

2. Dal cervello al cuore. Ciò che è bene per il cuore è buono per il cervello. Fate qualcosa tutti i giorni per prevenire malattie cardiache, ipertensione, diabete e ictus, possono aumentare il rischio di Alzheimer.

3. I numeri che contano. Tenere sotto controllo peso, pressione, colesterolo e glicemia

4. Nutrire il cervello. Assumere meno grassi e più sostanze antiossidanti

5. Far lavorare il corpo. L’attività fisica ossigena il sangue e aiuta le cellule nervose: camminare 30 minuti al giorno tiene attivi mente e corpo

6. Stimolare la mente. Mantenere il cervello attivo e impegnato stimola la crescita delle cellule e delle connessioni nervose: leggere, scrivere, giocare, imparare cose nuove, fare le parole crociate.

7. Avere rapporti sociali. Occupare il tempo libero con attività che richiedono sforzo fisico e mentale, fare volontariato, frequentare un club, ritornare sui banchi di scuola.

8. Attenzione ai colpi! Usare le cinture di sicurezza, stare attenti al rischio di cadute, indossare il casco quando si va in bicicletta.

9. Essere saggi! Evitare le cattive abitudini: non fumare, non bere troppo, non fare uso di droghe

10. Guardare avanti. Iniziare oggi a preparare il domani

Per quanto sicuramente da giornale divulgativo (tipo quelli che teniamo nelle nostre sale di attesa), queste regole riassumono bene quanto ho pubblicato in questo primo anno di attività dell’isola.   MA la fonte è autorevole (Alzheimer’s Association, USA). Al momento mancano prove inconfutabili che modificando lo stile di vita si possa prevenire la demenza a livello individuale. Sono stati studiati i rapporti fra ipertensione, diabete, sindrome dismetabolica, fibrillazione atriale e demenza, e sebbene i dati, anche in questo caso non siano sempre lineari, l’orientamento generale sembra chiaro: vi è un aumento del rischio di malattia dementigena quando l’individuo è portatore di alcune condizioni che compromettono la funzione cardiaca e/o vascolare. Numerosi studi indicano che l’incidenza della demenza è in calo nei paesi a reddito elevato, grazie al miglioramento dell’istruzione e della salute cardiovascolare.

Come MMG, dobbiamo dunque fare tutto ciò che è in nostro potere per accentuare questa tendenza. Bisogna ricordare che è importante “favorire la salute del cervello”, soprattutto nella parte centrale della vita, sappiamo infatti che la demenza, in particolare quella di Alzheimer, è caratterizzata da una lunga fase in cui i sintomi non si manifestano. Questo spazio può essere ridotto o allungato a seconda della presenza di fattori concausali su cui i MMG possono intervenire.

 

FerraraPerché non mettiamo davvero queste regole nelle nostre sale d’attesa? Con questa piccola proposta, invio un saluto da Ferrara
Lucia Benini

a cura di Lucia Benini

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