Guang Yang e Maria WimberRisposta: La rielaborazione inconsapevole ha una importanza preponderante nei ricordi. Da alcuni anni si è scoperto che la registrazione dei ricordi non è un processo passivo, ma attivo e selettivo, la cui base neurofisiologica è la ramificazione dendritica di alcuni specifici neuroni stimolata da alcuni particolari del “ricordo”: la registrazione/memorizzazione è favorita dal sonno ed influenzata dalle emozioni. Abstract: Sleep promotes branch-specific formation of dendritic spines after learning.

Un recente studio (febbraio 2015) dimostra sorprendentemente come anche il richiamare i nostri ricordi comporta una selezione ed una rielaborazione dei dati, con eliminazione di dati che possono interferire con dati più solidi.(Gli autori affermano che “ricordare è anche dimenticare”) Abstract: Retrieval induces adaptive forgetting of competing memories via cortical pattern suppression.

Molti aspetti di questo sorprendente processo necessitano di approfondimenti, ma possiamo con certezza affermare che ogni ricordo non è riproduzione ma rielaborazione ed anche eliminazione di dati…